Analisi

L’opportunità dei Big Data per il Canale



La tecnologia consente di trarre maggiore valore dall’elaborazione delle grandi moli di dati aziendali e Web oggi disponibili. Un terreno ancora in vergine per l’offerta di prodotti e servizi da parte degli operatori ICT. L’analisi degli Osservatori ICT della School of Management del Politecnico di Milano

Redazione TechCompany360

Pubblicato il 19 Gen 2013


L’interesse attorno alla tematica dei Big Data è montato molto rapidamente nel corso dell’anno passato, entrando nel lessico dei  fornitori di soluzioni per l’elaborazione dei dati, CRM, analisi del sentiment dei consumatori su social network o ancora per di  gestione dei processi d’impresa secondo le nuove modalità del realtime.

Big Data è fra i temi cardine dell’Osservatorio Canale ICT, della School of Management del Politecnico di Milano, a fianco di tematiche più consolidate e altrettanto sfidanti per il Canale, come il Cloud  Computing, la mobilità e le applicazioni di analisi e business intelligence.

L’Osservatorio, che ha analizzato  i bilanci di 10.000 società di capitali del canale ICT italiano e realizzato oltre a 700 survey e  interviste ai maggiori player dell’offerta, ha individuato i Big Data tra i principali trend tecnologici destinati ad avere  effetto sulle strategie degli operatori ICT, sotto il profilo dei modelli di business abilitanti, delle competenze che si  renderanno necessarie e delle differenti modalità con cui fa evolvere la relazione con Vendor e clienti.

Al pari degli altri trend, la tecnologia che consente di analizzare in tempo reale grandi moli di dati, sia strutturati sia non strutturati, promette nel medio termine cambiamenti importanti a livello delle soluzioni d’impresa, aprendo nuove opportunità per  il canale.
Un settore che deve crescere
Secondo Andrea Gaschi, ricercatore presso gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano:  “Le soluzioni Big Data sono ancora poco sviluppate sul lato dei vendor, con pochi attori e ancora poche applicazioni realmente  disponibili sul mercato”.

In pratica esistono oggi soluzioni soltanto nell’ambito degli ERP per le grandi imprese, con la conseguenza di risultare poco significative per gli operatori del Canale.

Una situazione che non è cambiata dalla fotografia scattata dall’indagine di ottobre 2012, che individuava nel 9% gli operatori di Canale che hanno effettivamente iniziato l’offerta di soluzioni Big Data a fianco di un 9% che le sta sperimentando, un 26% che manifesta interesse e infine un rimanente 56% totalmente assente su questo fronte.

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Un’offerta limitata alle grandi imprese 
Le opportunità più immediate per le soluzioni Big Data riguardano il settore ERP, con soluzioni specifiche basate  sull’elaborazione dei dati ‘in memory’. “In generale l’offerta sul Canale è oggi immatura – prosegue Gaschi -. Gli operatori non  hanno avuto il tempo e la possibilità per crearsi le competenze sull’argomento”.

Una situazione non del tutto imprevista, correlata con la rapidità con cui il tema Big Data si è sviluppato, “per molti versi  simile a quanto abbiamo già visto sulla tematica del Cloud Computing. Dal momento in cui si è cominciato a parlarne alla  disponibilità di soluzioni concrete sono trascorsi un paio d’anni. Questo è il tempo minimo per permettere al mercato di maturare  soluzioni efficaci e per permettere ai potenziali clienti di comprenderne il valore”.
La domanda tutta da sviluppare
La tematica dei Big Data insiste su argomenti di grande interesse per le direzioni ICT. Riguarda l’accelerazione dei processi di  business e lo sviluppo in modalità real time dei sistemi analitici e di business intelligence, già segnalati tra le priorità  d’investimento per il 2012 dal 42% dei clienti ICT.

L’elaborazione Big Data introduce cambiamenti importanti in ambiti che apparivano più consolidati. “Come per esempio la gestione  delle carte fedeltà dei clienti presso le società che operano nel retail – spiega  Gaschi -. C’è l’opportunità di poter  trarre  maggiore valore di business dai dati già esistenti”.

Il primo obiettivo dei clienti sarà utilizzare meglio i dati interni, lasciando per il momento da parte la possibilità di sondare  l’universo più vasto delle informazioni in rete. “Anche l’analisi dei dati CRM è potenzialmente in grado di offrire nuove  occasioni di business attraverso la proposizione di nuovi prodotti e servizi  al cliente”.
Le opportunità per il canale
La rivoluzione dei Big Data avrà una portata più ridotta rispetto ad altre tematiche che hanno recentemente scosso gli operatori del settore ICT, come il Cloud Computing. “Questo perché riguarda principalmente le grande imprese che hanno al proprio interno  sia le competenze sia i dati da elaborare, non la totalità delle aziende utenti come nel caso del Cloud”, precisa Gaschi.

Ma questo è solo lo scenario più attuale e prevedibile. L’elaborazione Big Data porterà dei significativi cambiamenti nei processi aziendali. “Le maggiori opportunità deriveranno non  solo dalla fornitura di componenti e soluzioni Big Data, ma dalla capacità dell’operatore di offrire competenze di consulenza per l’adeguamento dei processi”, conclude Gaschi.

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