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L’evoluzione della normativa in ambito pagamenti: un equilibrio tra regulation e deregulation

Le evoluzioni della normativa alla ricerca di un confine tra regulation e deregulation, per trovare una convergenza fra tutti gli interessi e le parti in gioco

Pubblicato il 09 Apr 2014

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Il 24 luglio 2013, la Commissione Europea ha varato un pacchetto di nuove regole, proponendo una revisione della direttiva sui servizi di pagamento (la c.d. “PSD2”) e una proposta di regolamento per dare un limite alle commissioni. In questo Rapporto dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, viene analizzata l’evoluzione del quadro normativo comunitario e nazionale sotto l’effetto della PSD2, valutando la rilevanza dei cambiamenti introdotti sia sotto il profilo dell’impatto sull’attuale mercato dei servizi di Mobile Payment sia sotto il profilo delle previsioni di sviluppo strategico.

Nell’ambito del consolidamento della SEPA (l’Area Unica dei Pagamenti in Euro), il quadro normativo pone le necessarie “condizioni a contorno” per delineare uno spazio all’interno del quale vengano garantite pari condizioni di accesso ed esercizio (il c.d. “level playing field”). Tali evoluzioni avranno effetti sulla catene del valore, specialmente per il settore dei pagamenti innovativi – fra cui è ricompreso il Mobile Payment -, saranno di tipo “coopetitivo” e tutti gli intermediari abilitati dovranno essere in grado di controllarle e gestirle efficacemente ed in modo efficiente.

Occorre definire un confine tra regulation e deregulation quanto meno labile possibile, trovando una convergenza fra tutti gli interessi e le parti in gioco. Solo in questo modo sarà possibile assistere ad una reale crescita del mercato dei nuovi servizi di pagamento, nel quale l’aumento della scelta e la riduzione dei costi per l’impiego di uno strumento alternativo al contante saranno determinanti.

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