Scenari

Gartner: presto lo smartphone metterà a punto servizi “su misura” per ciascuno

Secondo la società di ricerca stiamo entrando nell’era del “Cognisant Computing”, che analizzerà i dati raccolti dai nostri dispositivi hi-tech per avvisare in caso di problemi o intraprendere automaticamente azioni come pagare le tasse o cambiare la prenotazione dell’hotel se il volo ritarda. «I device saranno in grado di gestire alcune attività meglio di noi stessi»

Pubblicato il 01 Set 2014

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Dopo l’esplosione di smartphone e tablet, il Mobile Computing sta per compiere una nuova evoluzione, in cui le tecnologie saranno in grado di analizzare i dati raccolti dai nostri dispositivi personali, e di “ricavarne” dei servizi ad hoc in base alle personali esigenze di ciascuno. Gartner definisce questa evoluzione “Cognisant Computing”, sostenendo che sarà presto uno dei principali trend dell’informatica consumer, e avrà enormi impatti su tutti i settori connessi alla Mobile Economy, all’Ict, e non solo.

La possibilità di personalizzare i servizi, in particolare, rivoluzionerà l’approccio allo sviluppo delle Mobile App. «Il Cognisant Computing sta trasformando le “personal cloud” in raccolte super-intelligenti di applicazioni e servizi Mobile – spiega Jessica Ekholm, Research Director di Gartner -. Tutte le imprese B2C, che rivolgono i loro prodotti e servizi al consumatore, devono organizzarsi per sfruttare al meglio questo cambiamento e generare nuove entrate, trovando nuovi modi per differenziarsi e aumentare la fedeltà dei clienti».

Scendendo più in dettaglio, il Cognisant Computing è l’elaborazione, basata su semplici regole, dei dati salvati nella “personal cloud” di ciascuno di noi, per ricavarne servizi come avvisi e allarmi (dalla caduta di valore di un titolo azionario all’entrata di intrusi in casa), pagamenti automatici di tasse e bollette alla scadenza, monitoraggi in tempo reale (dai parametri fisiologici e vitali alle prestazioni sportive), offerte commerciali personalizzate. Servizi che potranno venire erogati su qualsiasi dispositivo personale.

I produttori e i distributori di beni di largo consumo avranno quindi la possibilità di conoscere a fondo il consumatore nelle sue attività quotidiane, e di confezionare per lui offerte e servizi su misura. Un beneficio di enorme portata, in un mondo in cui il consumatore è sempre più consapevole e informato sui servizi esistenti e sulla reputazione di un brand, e costringe i produttori B2C ad elevare la qualità e la varietà dell’offerta.

Il Cognisant Computing diventerà, secondo Gartner, uno dei tre fattori primari per i settori B2C nei prossimi cinque anni, esaltando l’importanza di App, servizi e cloud. «Già questi principi si cominciano a concretizzare in molte applicazioni per cellulari, smartphone e dispositivi “wearable”, che raccolgono e sincronizzano informazioni sull’utente, sulla sua posizione geografica e sulle interazioni sociali. Nel giro di 5 anni le tecnologie Internet of Things e Big Data convergeranno con quelle di analytics, e questo renderà i sistemi più intelligenti».

Entro il 2017, aggiunge Ekholm, gli smartphone saranno in grado di gestire alcune attività meglio di noi stessi, come richiedere al medico una prescrizione, prenotare la revisione dell’automobile, modificare la prenotazione di un hotel se il volo aereo va in ritardo. I Cognisant Computing permetterà profilazioni molto precise del cliente in base ai suoi gusti, abitudini e spostamenti. Questo crea enormi opportunità per i produttori B2C, a patto di superare il tradizionale approccio indifferenziato al mercato di massa, e gestire nel modo migliore criticità come la gestione della privacy dei consumatori, la qualità del servizio, e la fiducia e fedeltà del consumatore nel tempo.

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