Supplier management

Calzedonia estende la Web supply chain ai fornitori del Far East

L’obiettivo era di implementare un modello basato anche su ordini Fast Fashion, con riduzioni dei tempi di consegna del prodotto finito anche del 70%. Altro elemento distintivo del progetto è l’ordine “previsionale”

Pubblicato il 25 Nov 2013

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Calzedonia ha deciso di estendere l’utilizzo di Iungo, la piattaforma web di gestione dei fornitori che già usa con i fornitori europei, anche a quelli asiatici. Implementata nel 2008, Iungo è una piattaforma basata su un portale web integrato con il sistema gestionale come interfaccia del responsabile acquisti e su un sistema brevettato di e-mail per lo scambio di informazioni con i fornitori: Calzedonia la usa dal 2008 per gestire gli approvvigionamenti dai fornitori europei, che rappresentano circa il 60% della sua supply chain.

«Con Iungo le relazioni con i fornitori europei sono migliorate notevolmente, con riduzione dei tempi di risposta ed elaborazione ordini, e volevamo conseguire gli stessi benefici anche con la catena fornitori in Asia», spiega Michela Mariotto, dell’ufficio Logistica Acquisti Materie Prime di Calzedonia. «A livello strategico aziendale l’obiettivo era di abbattere drasticamente il time to market utilizzando un modello che contemplasse ordini Fast Fashion con riduzioni dei tempi di consegna del prodotto finito anche del 70%. Abbiamo impostato delle strategie di collaborazione con i fornitori tali da poter ripartire una parte del rischio per la gestione delle scorte di materie prime durante i rilanci colore in stagione».

Fondata nel 1986 alle porte di Verona, nel tempo Calzedonia ha introdotto altri marchi come Tezenis, Intimissimi, Falconeri, ed è uno dei leader nel settore dell’intimo, corsetteria, calze, costumi da bagno e maglieria di filati pregiati. Oggi ha 4 impianti produttivi in Italia, 8 in Est Europa, e 6 in Sri Lanka, e una rete con oltre 3.300 negozi in Italia e all’estero, e 23.000 dipendenti di cui circa 3.000 in Italia. Il fatturato consolidato ha raggiunto 1503 milioni di euro per il 2012 con una crescita intorno al 16% rispetto al 2011.

«Il nostro settore ha vissuto una forte accelerazione per quanto riguarda il time to market: prima si definivano 4 collezioni, una per ogni stagione, in anticipo di 6 mesi, poi la domanda è cambiata, e ora il mercato chiede riassortimenti e nuovi modelli a ciclo continuo: di conseguenza è stata riorganizzata la produzione e la programmazione della stessa», spiega Mariotto. «Oggi produciamo collezioni programmate più piccole in termini di pezzi ma con successivi riassortimenti continui e integrazioni flash. Un nuovo colore per esempio non può arrivare in ritardo in negozio rischiando che non sia “più di moda” e che a fine stagione registri giacenze di magazzino. Dobbiamo essere pronti a riassortirlo nel minor tempo possibile perché sia vendibile nel momento in cui è richiesto dal mercato. Da ciò si capisce il ruolo strategico della supply chain».

Prossimo passo la valutazione dei fornitori

Il flusso acquisti di Calzedonia è così strutturato: la divisione prodotto decide la collezione, la Pianificazione Acquisti determina il volume del prodotto finito, la Programmazione della Produzione assegna il lavoro ai plant produttivi e la Logistica Acquisti definisce gli ordini di materie prime e la data di consegna ideale. Tramite Iungo, il fornitore conferma la data di consegna delle righe d’ordine, che va in input nella programmazione della produzione del sistema gestionale: l’azienda è così in grado di conoscere esattamente quando la merce entrerà in produzione e quindi raggiungerà i punti vendita.

L’elemento distintivo dell’estensione di Iungo all’area Far East è stato l’ordine previsionale. Oltre ai classici ordini (Purchase Order), il sistema permette alla Logistica Acquisti Italia di emettere un Proforma Purchase Order (PPO), con quantità e date di consegna indicative, che arriva sia all’ufficio acquisti in Sri Lanka sia al fornitore di materie prime asiatico, “prenotando” così le sue capacità produttive. «In questo modo – continua Mariotto – il fornitore è pre-allertato e nel contempo l’ufficio acquisti in Sri Lanka svolge una funzione di doppio controllo, sia su eventuali giacenze di magazzino, sia sulla reale tempistica di produzione, prima di emettere l’ordine ufficiale».

Ogni settimana il fornitore riceve un piano di consegna con cui è in grado di verificare e confermare le date di consegna. Il delivery plan consente a Calzedonia di ri-programmare tutta la produzione e avere sempre aggiornato il piano delle consegne della merce nei punti vendita, con continua visibilità dello storico e aggiornamenti immediati. Il prossimo passo, conclude Mariotto, è la valutazione dei fornitori con indicatori di affidabilità, puntualità e flessibilità. «Pensiamo che sia migliorabile solo ciò che si misura, e quindi per il prossimo futuro vogliamo condividere con i fornitori le valutazioni di performance, dandoci così obiettivi comuni di crescita e impostando un rapporto basato sempre più sulla collaborazione».

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