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L’adozione massiccia della fatturazione elettronica in Italia farebbe risparmiare fino a 60 miliardi di euro all’anno, il 4% del PIL

Benefici per il sistema Paese fino a 60 miliardi di euro all’anno, grazie all’adozione della fatturazione elettronica. Questo è quanto emerge…

Pubblicato il 01 Giu 2009

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Benefici per il sistema Paese fino a 60 miliardi di euro
all’anno, grazie all’adozione della fatturazione
elettronica. Questo è quanto emerge dall’ultima
Ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e
Dematerializzazione
della School of Management del
Politecnico di Milano
. I benefici complessivi per il
sistema Paese dipendono, essenzialmente, dai modelli di
fatturazione elettronica che saranno adottati dai diversi attori
in gioco. Secondo le stime del Politecnico, i benefici potenziali
per ciascun ciclo commerciale (per ciascuna fattura) variano da
2-3 euro a 80 euro a seconda che si ricorra a modelli di sola
conservazione sostitutiva o fatturazione elettronica non
strutturata piuttosto che a modelli di completa integrazione e
dematerializzazione del ciclo ordine-pagamento. Pur consapevoli
che il Paese si muoverà verso la fatturazione elettronica
adottando una combinazione dei diversi modelli possibili, è
interessante provare a stimare l’impatto potenziale
di un’adozione completa dei diversi modelli
in
modo da favorire la conoscenza del possibile punto di arrivo. Il
beneficio potenziale complessivo – in termini di aumento di
produttività – di cui il Paese potrebbe beneficiare,
grazie all’adozione della fatturazione elettronica, assume
i seguenti ordini di grandezza:

• circa 7-8 miliardi di euro all’anno, nel caso in cui
si adottassero in modo pervasivo modelli di fatturazione
elettronica non strutturata, sia nelle relazioni
B2b sia nelle relazioni B2c;

• circa 12-15 miliardi di euro all’anno, nel caso in
cui si adottassero – essenzialmente nelle relazioni B2b
– modelli di fatturazione elettronica
strutturata, con automazione limitata alla sola
attività di fatturazione;

• circa 60 miliardi di euro all’anno, nel caso in cui
le logiche della fatturazione elettronica strutturata fossero
estese a tutto il ciclo ordine-pagamento, secondo i modelli della
completa integrazione e dematerializzazione del
ciclo
.

Si tratta di valori tutt’altro che trascurabili, compresi
tra lo 0,5% e il 4% del PIL annuo. Se
l’adozione dei modelli di completa integrazione e
dematerializzazione può essere considerato un obiettivo di lungo
periodo, l’adozione diffusa di modelli di conservazione
sostitutiva e fatturazione elettronica – strutturata o non
strutturata, a seconda della maturità informatica delle parti
– è, senza dubbio, un obiettivo conseguibile più
rapidamente.

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